L’Amore e la sessualità non sono rimasti immuni al Corona virus. Quali scenari possibili per gli adolescenti?

La  vita degli adolescenti è fatta di impegni, creazioni ma anche e soprattutto di amicizie e prime relazioni intime significative. 
Che sia pronto o meno, l’adolescente è infatti chiamato a percorrere nuovi passaggi evolutivi di natura emotiva e relazionale indispensabili per diventare adulto e per rompere il guscio del suo uovo-famiglia. Egli cerca con grande fatica, timore e qualche intoppo emozionale, ad edificare nuovi mattoncini identitari passando dal “mare magnum del gruppo dei pari - reali e-o virtuali a quello più turbolento e ondeggiato delle sue prime relazioni sessuali e sentimentali. Il suo cammino verso la crescita non è dunque esente dalla scoperta della sua vita emotiva e sessuale. Una Sessualità che, quando sana, libera e consapevole alimenta benessere e strutturazione identitaria. Essa rientra infatti in quello slancio vitale, ludico e creativo che conduce verso una maggiore conoscenza di sé stesso.

La pandemia virale dei nostri giorni ha portato oggi più che mai al ricorso  delle video chiamate e del “sexting”. Molti di loro, in particolare quelli  più grandicelli e navigati,  si sono inoltre cimentati in giochi con controlli a distanza, chiamati anche”teledildonics”, che permettono di azionare il piacere ovunque si sia grazie ad un telecomando. Nati proprio per dare piacere ad entrambe le parti, permettono di sperimentare la vicinanza anche da lontano. Un modo insomma  per superare il faticoso distacco, quando  il consueto “distanti ma vicini” non basta.
Quello che insomma stiamo osserviamo nelle relazioni virtuali e sessualizzate dei nostri adolescenti non è nient altro che un ulteriore diffusione pandemica e virale di quello che già  Marcel.li nella sua prestazione artistica aveva  presagito molti anni addietro.



Come notiamo nella sua performance, il corpo dell’artista è rivestito da una corazza di fili che collegano le sue zone erogene ad un touch screen manipolabile dall’esterno, spingendo la ricerca del piacere e dell’erotismo verso nuove forme di sessualità digitali dalle stimolazioni totali, immediate e talvolta tristemente anonime. L’Epizoo, come macchina e schermo erotico dell’essere umano, diviene dunque metafora e beffeggiamento di una nuova forma di contagio: quello provocato dall’installazione e dall’azione di nuovi media digitali nelle viscere e nelle menti umani. Contagio questo che già presente negli ultimi decenni  diviene oggi più che mai una spina  pandemica  presente nelle viscere di tutti, non  solo negli adolescenti ma anche nelle coppie più mature. Se fino a qualche mese fa guardavamo  l’intraprendenza  sessuale virtualizzata dei nostri adolescenti con maggiore sospetto e preoccupazione, questa pandemia ci dimostra ancora una volta quanto in essi sia racchiusa un barlume di speranza che, seppur per molti altri motivi discutibile,  ha dato adito al loro e al nostro bisogno di pulsione e desiderio, permettendo espressione e compimento di una forma di benessere, quella sessuale, che in altri modi non si sarebbe potuta oggi sperimentare, soprattutto per quelle tipologie di coppie costrette a vivere la loro relazione a distanza. Anche quelle più mature in questi giorni hanno riscoperto il piacere di sperimentarsi nella ricerca ludica e creativa della sessualità senza dover passare necessariamente all’atto. Si è passato infatti ad una forma di  riscoperta e riesplorazione sessuale attraverso  giochi erotici di stampo più adolescenziale mediata da un maggiore impatto ideativo e immaginativo. 
Il tempo che la quarantena ci offre è divenuto cioè per gli adolescenti e  non solo,  un ulteriore  tempo di ascolto dei propri vissuti, dei propri desideri e delle proprie fantasie, che possono aprirci a nuove potenzialità nell’intimità e nell’intesa erotica con il partner, ma anche rispetto alla conoscenza del nostro corpo nella sua bellezza e complessità.
Sulla scia dei nostri giorni anche Rocco Siffredi ha proposto nuovi modi per esplorare e vivere la sessualità durante la quarantena ed ha coniato il termine di”coronasutra” per indicare modalità di rapporti sessuali che non prevedono il coito ma solo  preliminari che possono essere altrettanto appaganti e che rievocano  i  primi stili  di scoperta  sessuale  degli adolescenti web mediati.
Risottolineandone l’importanza dei preliminari, egli ha inoltre voluto dare qualche consiglio per coloro i quali soffrono di uno dei maggiori problemi legati alla sessualità maschile: l’eiaculazione precoce. A tal proposito l’attore ha ribadito il concetto di come la mente vada sgombrata e di come solamente attraverso un pensiero rallentato e quasi assente si possa avere una buona performance sessuale dando maggiormente adito al proprio mondo interno ideativo e creativo partendo per l‘appunto dalla riscoperta dei primi contatti di stampo giovanile.
Mi preme sottolineare in tale contesto il richiamo al marketing pornografico, simboleggiato dall’intervento del massimo esponente del panorama a luci rosse  italiano innanzi citato, anche per evidenziare come l’aumento del ricorso da parte di molti adolescenti e non solo in questi giorni, vada ricercato anche in una sorta di istinto di sopravvivenza legata alle pulsioni del nostro corpo, che come noto trova un picco proprio in gioventù.
Una ricerca, quella della pornografia che ha in sé il sapore e la voglia di una  rinascita sul virus, un modo cioè di trasformare il Corona virus in un qualcosa di persino piacevole.
Una sorta di ricerca di vita, una guerriglia al maligno invisibile  tramutata in lotta e rivincita  disperata al desiderio e alla vita, un po' come quella che il vecchio Freud avrebbe narrato come  lotta inscindibile e instancabile dell’essere umano fra la pulsione di morte e quella di vita, fra principio di piacere su quello di realtà.

   FACCIAMO ATTENZIONE A CHI NE FRUISCE!

Nella noia della quarantena e alle prese con le difficoltà del momento, è bene però ricordare che anche e soprattutto i  minori e gli adolescenti, ma non solo, sono alle prese con tanto tempo libero e possono incorrere alla possibilità, sempre maggiore, di abusare di pornografia in modo disfunzionale.
In questi giorni infatti i timori espressi dall’arte di Marcel.lì innanzi citato, all’epoca ancora lontani dalla corrente epidemia virale, sollecitano e a alimentano ulteriormente antiche preoccupazioni legate alla  divulgazione di nuovi rischi e pericoli per le relazioni sessuali web mediate dei nostri adolescenti e al ricorso scorretto della pornografia. Molti inoltre i  dubbi e le domande che possiamo porci su come queste ulteriori trasformazioni potrebbero in futuro incidere sull’evoluzione delle dinamiche sessuale e relazionali dei giovani. Domande queste a cui  non possiamo ancora rispondere ed esaurire fornendo un vademecum sicuro per giovani e adulti.
Quello che tuttavia possiamo fare è continuare ad osservare  vigili ma silenziosi il vivere quotidiano e sessuale dei  nostri ragazzi accostandoci a loro con un atteggiamento esente da ogni forma di oppressione, censura  e giudizio. La  promozione al contrario  di uno sguardo vigile e sincero, uno sguardo cioè capace di narrare la sessualità senza timori e censure mediante la propria testimonianza e dialettica emotiva è invece di assoluta rilevanza.
                                        
 COSA PUò FARE L’ADULTO?

Ciò significa formare e informare in primis con AMORE E DOLCEZZA. Non è possibile scegliere di non educare alla sessualità. Occorre superare quel muro di omertà e di imbarazzo che offusca la comunicazione quando si narra di tematiche che riguardano la sessualità Quindi, che ci sia imbarazzi o meno, noi adulti siamo obbligati a farlo anche perché in caso contrario ci sarà internet che lo farà al posto nostro, oggi più che mai.
Diventa  dunque obbligatorio fornire agli adolescenti di risposte esaustive e non giudicanti, veritiere e affettuose, nel tentativo di sanare i loro dubbi e le loro paure virtuali che si spera divengano al più presto nuovamente reali. Si tratta inoltre di promuovere e veicolare con la propria testimonianza  un’educazione al piacere, all’amore, al desiderio e alla vitalità  che passa per l’emozione e per il rispetto dell’altro con consapevolezza e  rinnovata responsabilità web mediata. Ciò per evitare  che il modello del porno non diventi un punto di riferimento per un idea di sessualità oggettivizzata, una sessualità basata cioè sull’uso dell’oggetto legato a dinamiche di potere e di prestazione.
La presenza di un adulto di riferimento diventa dunque assolutamente indispensabile, affinché i loro tumulti non diventino una deriva, e le loro domande un triste soliloquio pandemico e virtuale che potrebbe solamente creare una serie di problemi soprattutto in chi, come gli adolescenti, si avvicina per la prima volta alla propria vita sessuale. La cura della salute sessuale e la ricerca del proprio desiderio e impulso vitale non devono  arrestarsi in adolescenza neanche in quarantena!

L’erotismo è importante non per il sesso in sé, ma per il desiderio. Il sesso non è solo ginnastica, il desiderio è forza del pensiero. E la forza del pensiero ha un potere immenso, può fare qualunque cosa.
(Pedro Almodòvar)

Cari ragazzi, continuate dunque a pennellare i vostri  orizzonti con quel coraggio e quella vitalità che natura vi ha donato.  Esplorate e ricercate pure il vostro desiderio e la vostra sete di infinito dalle  vostre finestre virtuali , oltre quelle antiche siepi di antica memoria leopardiana . Nel vostro impulso alla pulsione e alla vita è racchiusa la speranza e il coraggio di tutti noi. Noi adulti ve ne saremo grati, proprio  in giornata come queste di inerzia e arresto delle nostre fatiche quotidiane. Dai vostri occhi, ancora un po' igenui e spensierati si riflettono  le nostre attese e le nostre speranze.  Ricordateci dunque come riaprire le ali  per ricominciare a sognare.



 GRAZIE!

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